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Il contrabbasso

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COME TENERE UN CONTRABBASSO, LA POSTURA DEL CONTRABBASSO - by Vito Liuzzi

Scrivo a braccio alcune mie personali osservazioni su quella che è la postura più corretta da adottarsi su di un contrabbasso in special modo quando si è alle prime armi e non si comprende ancora bene come riuscire a mantenere in equilibrio questo caro mastodonte dell' orchestra. Partiamo innanzitutto da un presupposto. Solitamente deve essere il vostro insegnante a dirigervi al meglio su come mantenere un contrabbasso in maniera tale che lo stesso non faccia percorsi inediti o si sposti da un lato a l' altro con gravi ripercurssioni sul fraseggio che si intende offrire in sede di esecuzione. Ma dobbiamo anche specificare come non vi sia a livello mondiale "una" vera postura generale che venga adottata da tutti i contrabbassisti. In pratica, in base alle varie dinamiche esecutive od alla propria conformazione fisica, è possibile che ognuno di noi si adatti meglio in un modo rispetto ad un altro, ma vi sono purtroppo delle tecniche generali che bisogna tenere ben a mente almeno nella fase iniziale degli studi. Può sembrare un argomento di scarsa rilevanza invece, alla fine, risulta di estrema importanza specie se si vogliono raggiungere risultati di un certo rilievo artistico.
La scuola tradizionale specie di stampo italiano vuole che la gamba destra sia quella di appoggio e che va totalmente distesa, mentre la gamba sinistra sarà leggermente piegata e più libera, meno in tensione, per poter fare in modo che il contrabbasso si sposti nella direzione a noi più comoda. In questo tipo di impostazione, che vede il ginocchio della gamba sinistra andare a bloccare quasi il contrabbasso nella parte bassa della "c" di sinistra, lo strumentista assume una posizione abbastanza comoda ed agile per suonare praticamente di tutto e nelle varie posizioni sia al manico che al capotasto. Ma il discorso è più complesso di quanto possa sembrare e per questo motivo vi invito ad acquistare il libro di Alfredo Trebbi "Il contrabbasso" (facilmente rintracciabile sui motori di ricerca) poichè vengono date delle indicazioni generali su come si debba suonare in perfetta comodità e rilassatezza; il rilassamento è proprio il punto focale dell' intero libro che vi permetterà anche di acquisire una nuova consapevolezza su come tenere il contrabbasso specie in posizione di capotasto, allorquando si tende ad irrigidire l' intero campo di applecazione dell' intera spalla e della linea ipotetica che passa fra spalla destra e sinistra. Un vero cult!!
Dicevamo che nell' impostazione tradizionale, la gamba destra si distende totalmente mentre la sinistra si flette leggermente per permettere al ginocchio di andare a posizionarsi in corrispondenza del "c" bassa dello strumento, sempre sulla sinistra. Naturalmente, per ogni allievo, sono convinto che occorra stabilire anche la corretta altezza dello strumento per far si che il capotasto superiore non vada a finire o troppo in alto o troppo in basso per fare in modo che la regola generale predetta possa essere applicata. Sarà il vostro Maestro a fornirvi le indicazioni necessarie, ed ecco perchè nell' acquisto del primo strumento non dovete mai pensare di fare tutto da voi semplicemente per il fatto che solo un occhio esperto può guidarvi nella scelta ideale del "vostro" contrabbasso. Il pregio dell' impostazione generale e più antica sta nel fatto che alla fine la posizione che si troverà sarà quella a voi più congeniale, ma tenete presente sempre una cosa: quando tirate l' arco sulla quarta corda ed in punta, la gamba destra non deve spostarsi, e ciò ad evitare che durante l' esecuzione di un esercizio si vada a "girare" lo strumento in maniera scorretta. In buona sostanza, una volta che vi siete impostati seguendo le linee generali, dovete sistemare l' arco alla punta sulla quarta corda e assolutamente quest' ultimo non deve andare ad intralciare la posizione della gamba destra, non si deve toccare insomma l' archetto con la relativa gamba. Allorquando si trovi questa posizione ideale questa diventa quella più adatta alle vostre esigenze musicali e non vi deve essere assoltamente intralcio fra l' archetto che suona in punta sulla quarta corda e questa maledetta gamba destra che deve da sola trovare il posto ideale dove poter essere collocata. E' una ricerca di posizione importantissima!! Essa vi permetterà di eseguire il volteggio dell' arco dalla prima alla quarta corda senza che lo strumento venga spostato o girato: il contrabbasso rimane praticamente immobile, siete voi che dovete trovare l' esatto punto di collocazione del piede destro affinchè il contrabbasso possa rimanere in equilibrio da solo anche senza l' ausilio della mano sinistra che lo tiene fermo. E' questa un' antica regola consuetudinaria: mantenere in equilibrio lo strumento senza l' ausilio della mano sinistra che lo ferma in qualche modo! All' inizio potrà sembrare un pò difficile, ma col tempo e con i corretti riferimenti che il Maestro vi fornirà, tutto sarà più semplice. Naturalmente un certo grado di elasticità muscolare deve essere tenuto, altrimenti si rischia di rimanere "ingessati" in una posizione standardizzata che di standard non ha proprio nulla. Se volete delle spiegazioni più dettagliate fate pure uso della sezione "commenti" che trovate a fine di questo post, oppure potete dare un' occhiata alle mie personali foto sul sito www.vitoliuzzi.com.. Lo so! Non sono esaustive, ma del resto pensare di scattare delle foto con l' ambizione di aver fatto comprendere tutto sulla corretta postura su di un contrabbasso sarebbe indice di un eccessivo narcisismo. Questa postura potrebbe avere degli svantaggi quando si suona in posizione di capotasto o nella parte ancora più acuta del contrabbasso quando si vanno a suonare i suoni armonici o flautati. In questi casi la postura cambia. Non si può pensare di mantenere fissa la gamba sinistra che è quasi incollata ed in contatto e poi scendere fino alla corretta esecuzione degli armoni naturali. E' una posizione innaturale ma che si potrà mantenere con i corretti aggiustamenti che ogni Maestro fornisce al proprio allievo. Infatti, tutto dipende anche dalla grandezza del contrabbasso e dalla larghezza delle sue spalle superiori. Sugli strumenti più antichi queste spalle tendono ad essere molto larghe, forse perchè due o tre secoli fa la posizione al capotasto non veniva minimamente utilizzata se non dai grandi solisti. Oggi le cose stanno in maniera oggettivamente diversa e si tende a costruire contrabbassi con le spalle superiori notevolmente più ridotte o scoscese (alla Rabbath, per intenderci) affinchè anche le posizioni più acute vengano suonate senza muoversi più di tanto dalla posizione tradizionale e per evitare di suonare con le due gambe praticamente diritte e con la posizione delle spalle che vanno ad assumere una posizione asimettrica e poco rilassata. Il contrabbasso deve essere fonte di salute e non elemento da fisioterapia successiva! Tuttavia, in casi eccezionali, la posizione della gamba sinistra potrà distaccarsi dallo strumento quando si suonano le posizioni più acute, ma dovrà subito tornare in posizione di base nel momento in cui si torna a pigiare le note al manico. Si tratta di piccolezze che non si possono descrivere scrivendo un breve articolo come questo, ma che trovano la loro giustificazione solo se si trova un maestro attento e preparato alle singole esigenze di ognuno di noi. Per concludere, non vi è una vera e propria regola generale ma ognuno di noi in base al contrabbasso che possiede dovrà a questo adeguarsi, non potendo fare il contrario. L' unica regola o norma importante che si deve rispettare riguarda il principio di rilassamento che deve sempre governare il nostro modo di suonare.
Poi c'è la postura alla Gary Karr che non consiglio vivamente, e che da noi in Italia non trova grandi adepti. In questo caso le due gambe, destra e sinistra, si trovano praticamente parallele le une alle altre e ben distese. Una posizione accattivante sotto il profilo della rilassatezza degli arti inferiori ma che porta anche l' altezza del contrabbasso a dover essere tenuta in una modalità troppo alta che va a detrimento dell' intera impostazione. Certo, col tempo ci si abitua a quest' ultima, ma vi posso assicurare che inizialmente è veramente arduo suonare e tenere in equilibrio lo strumento senza l' ausilio della mano sinistra. Ad ogni modo non sono molto pratico di questa impostazione e non ve la descrivo, come non mi azzardo ad analizzare la postura tenuta da Francois Rabbath che appoggia il manico sulla spalla sinistra e tiene le gambe perfettamente parallele. Anche questa è una posizione accattivante ma che in realtà non fa molti proseliti nel mondo. Un motivo ci sarà!!
Un' altra postura o posizione che personalmente ho utilizzato nei miei recital o quando studio è quella da seduti. Non sto parlando della posizione alla Alberto Bocini o Catalin Rotaru che prende spunto dalla postuar dei violoncellisti, ma da quella che si adotta durante le prove orchestrali che spesso sono lunghe e portano a restare in piedi per una quantità di tempo notevolmente alta. Occorre innanzitutto uno sgabello che abbia un cerchio nella sua parte terminale dove poter appoggiare il piede sinistro. In questo modo è come se si suonasse in piedi nella posizione tradizionale ma con la gamba sinistra che va quasi ad appoggiarsi sul fondo del contrabbasso. Vi assicuro che è un modo di tenere il contrabbasso in maniera estremamente comoda ed intuitiva ma ha un grande difetto che è quello di bloccare in parte le vibrazioni del fondo armonico e di non farlo vibrare nella sua più totale ampiezza. Ma vi è anche da dire che aggiustando l' altezza del seggiolino in maniera adeguata e con i giusti accorgimenti, il contrabbasso riesce a vibrare ugualmente bene nella sua interezza e solo pochissime frequenze vengono di per sè bloccate. Ad esempio io so che sul mio contrabbasso se suono un Sol in corda vuota ed appoggio troppo la gamba sinistra sul fondo dello strumento, questa nota non si aprirà del tutto e quindi, solo con l' esperienza, sò che in particolari passaggi non devo appoggiare troppo il ginocchio sinistro sul fondo, altrimento ciò può andare a scapito delle sonorità di alcune note che ben conosco. Sotto altri versi è veramente comoda specie durante delle session di studio o lavoro di parecchie ore. La stanchezza fisica è minima, quella mentale, ahimè, rimane la stessa! Ma occore provarla anche perchè in orchestra specie durante l' esecuzione di lunghe opere liriche è particolarmente utilizzata. Io mi sono così abituato a suonare seduto così che anche in un recital non ne posso più fare a meno. Mi sento più rilassato ed estremamente a mio agio. Ma è un caso personale che non posso eleggere a regola generale. Affidatevi al vostro insegnante che ha più esperienza di voi e qualsiasi dubbio verrà immediatamente fugato.

Vito Liuzzi

 


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